Siete appena arrivati, e già fate i prepotenti? 9 cose che la pandemia mi ha insegnato

Pietro Jarre
eMemory
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3 min readMay 15, 2020

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COSA HO IMPARATO IN GENERALE

1. Che capire la storia mentre la stai vivendo è pressoché impossibile. E più dati ci sono più è difficile capire. I dati veri sono pochi e non sono a disposizione

2. Che è semplice sapere se sei in guerra o meno. Devi guardare ai racconti pubblici sui fatti che conosci: se la verità è morta, significa che è in corso una guerra

3. Che il digitale è una infrastruttura essenziale, facendo funzionare le altre: produzione, istruzione, sanità… Come l’acqua e gli acquedotti, il digitale DEVE essere pubblico. Poi, chi vuole, compri le bottiglie, l’acqua gassata, i WhatsApp e i Facebook. Ma noi cittadini non possiamo NONavere dagli Stati gli strumenti essenziali— acqua , software e reti, acquedotti — pubbliche e globali.

SULL’ITALIA E LA MIA CITTÀ

1. Che i servizi pubblici italiani sono molto più limitati nella digitalizzazione di quanto credessi. Un servizio di sanità pubblica a Torino ha perso centinaia di segnalazioni di contagio perché la casella di inbox era piena.

2. Che nella impresa italiana troppi capi ufficio non si fidano dei loro impiegati, e soffrono a lasciarli lavorare da casa per obiettivi. Temono — e a ragione! — di risultare ridondanti. La bottega è bella ma non produce cultura aziendale e la democrazia sul lavoro che sviluppa benessere collettivo.

3. Che è più semplice parlare di eredità digitale e testamenti quando c’è un’epidemia in corso e il tempo per riflettere

SULLE MIE ABITUDINI

1. Che se faccio ogni giorno 10 cose anziché 20 posso farle meglio, e avere il tempo per: mangiare meglio, camminare, dormire meglio... Che grazie al cielo ho buttato via la televisione venti anni fa, e ripreso a fumare la pipa venti giorni fa, un poco, ma tutte le sere mentre leggo un libro

2. Che se l’aria della mia città è pulita non ho bisogno di una casa al mare e una in montagna! Quelle possono usarle due altre famiglie, e produrre utile reddito anche per la mia pensione. Che quindi posso anche vendere già oggi la “mia” automobile: andando a piedi sto meglio, sono più sereno e più simpatico, faccio spazio a carrozzine e biciclette.

3. Che posso smettere oggi di consumare carne rossa. Oggi. E con tutti voi dare l’esempio al mondo di un modello di continente a basso consumo energetico e ambientale e bassa crescita demografica… non più in modello da pirati di armi acciaio e malattie …

Così che sulla Terra ci potremo stare in 10 o 20 miliardi e tutti bene, perché ci staranno bene anche le altre specie, che ci hanno ancora una volta benevolmente avvertito: siete appena arrivati e già fate i prepotenti? Non ci siete mica solo voi, perbacco! Uomo avvisato …

Ci vediamo al Fuori Programma del Circolo dei Lettori — Torino — Venerdì 29 alle 18.30

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