L’impresa saggia: decisioni buone per le imprese, buone per la società?

Incontro promosso da Centro Einaudi — Mondo Economico con Guerini NEXT (editore) e Unione Industriale Torino. Martedì 19 ottobre ore 17.00–18.30

Pietro Jarre
eMemory

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Accessibile tramite Zoom: Link — ID riunione: 83856609296- Passcode: 787945

Introduce e modera Francesco Antonioli, Direttore nuovo Mondo Economico, Centro Einaudi, e intervengono: Fabio Corno, professore associato di Economia aziendale Università Bicocca, managing partner Studio Corno, Pietro Jarre, ingegnere e imprenditore, Marco Piccolo Reynaldi, CEO Reynaldi srl, Delegato CSR Confindustria Piemonte, Silvana Secinaro, professore associato di Economia aziendale Università di Torino

L’Impresa saggia è il recente libro di Nonaka e Takeuchi, padri intellettuali del knowledge management. La loro tesi: le «imprese sagge» sono quelle capaci di incidere sulle relazioni umane per infondere nuove conoscenze nelle pratiche organizzative, convertendole in azione e innovazione continua a livello individuale, aziendale e sociale. Condivido.

Mi è piaciuta molto l’insistenza su valori cultura e esperienze, e non su “ricette” e “procedure” di cui altri libri di management sono pieni. Ho ritrovato due elementi che nella mia esperienza di costruzione di impresa suggerisco sempre:

1. l’attenzione ai momenti di socialità per accelerare l’innovazione, perché si condividono le storie. Con altri costruii una grande comunità globale, vera, investendo pervicacemente (soprattutto nei momenti difficili) nelle “funzioni sociali dell’azienda”: la festa di Natale, il premio per chi bada alla sicurezza meglio degli altri, sono molto molto più efficaci di tanti business plan.

Per condividere le storie e accelerare l’innovazione al tempo del digitale le aziende possono fornire strumenti di selezione e costruzione della memoria collettiva e degli obiettivi comuni come www.ememory.it

2. l’attenzione a collegare i grandi obiettivi strategici con la misura quotidiana degli obiettivi intermedi; troppo spesso le strategie sono scritte nei documenti ma non praticate nei vari balanced scorecard, e si misura ciò che è facile misurare, non ciò che è importante, ne ho scritto da poco per www.geam.org e per Mondo economico https://mondoeconomico.eu/editoriali/noi-manager-e-cio-che-conta-davvero-misurare

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